PERCHE' LA GUERRA IN UCRAINA? EPIGENETICA, PAURA E DISINFORMAZIONE

 

Mariupol prima e dopo

A partire da febbraio 2022 molti se lo saranno chiesto: perché la Russia ha attaccato l'Ucraina? anche se in realtà a qualcuno non sarà sfuggito che la guerra ha avuto inizio nel 2014....ma questo dipenda da quale punto facciamo partire la storia e in base al momento scelto cambia di volta in volta chi ha attaccato chi....

Innanzi tutto devo farvi un paio di confessioni:

  • ebbene: ho sposato una donna ucraina e sono stato tante volte in Ucraina(non da combattente per fortuna).

  • non sono un esperto in sociologia, genetica, neoroscienze o strategie geopolitiche.

Proverò ugualmente ad esprimere la mia(personale) opinione sul perché ucraini e russi si stanno combattendo.

Prima tenterò di rispondere a un'altra domanda: perché ci sono così tanti russi nei territori contesi?

La spiegazione è che in quei territori l'industria è stata da sempre fortemente sviluppata, ciò ha portato una migrazione di forza lavoro dalla Russia alle zone confinanti dell'Ucraina.

Né più né meno quello che è successo negli anni in Italia con il nostro settentrione e meridione(se vogliamo fare un paragone un po' forzato).

Nel riportare la mia esperienza devo raccontare che tutte le volte che sono stato in Ucraina non ho mai incontrato un nazista e quasi tutti parlano sia russo che ucraino visto che durante l'Unione Sovietica la lingua russa si insegnava a scuola.

E' probabile che un ucraino, prima della guerra, passasse dal russo all'ucraino(o viceversa) anche nel pronunciare una stessa frase. Non esistevano discriminazioni linguistiche e si conviveva pacificamente.

Un'altra domanda a cui non so rispondere: perché stampa e TV italiane ci propinano continuamente un'informazione distorta, pilotata e al limite della disinformazione? Mia moglie, durante le interviste che i nostri inviati fanno alle persone ucraine nelle zone colpite, mi riferisce sistematicamente che la “traduzione è sbagliata”.

Anche l'ultimo discorso di Putin, riportato dai nostri giornalisti, è stato tradotto in maniera completamente diversa. Mia moglie capisce e parla il russo: mi ha tradotto il discorso integrale, durato più di un quarto d'ora, parola per parola. Semplicemente Putin ha detto altre cose rispetto a quelle che ci sono state raccontate. Ha fatto uno dei suoi soliti discorsi deliranti!, ma perché mentire al pubblico italiano?

Fortunatamente oggi esistono altri canali...

E' la solita storia: quello che vediamo in TV non è la guerra, è un racconto della guerra.

Diversi parenti di mia moglie combattono in ucraina e ci riferiscono un altro racconto, ma questo è un altro discorso e potrebbe diventare argomento di un altro articolo.

Finite le domande veniamo alle considerazioni(o convinzioni se vogliamo):

  • Sono del parere che la provenienza geografica di una persona ne influenzi pesantemente l'indole e a volte anche il carattere. E' una questione di epigenetica: è stato scientificamente dimostrato che eventi fortemente impattanti a livello emotivo modifichino l'espressione genetica delle generazioni future(chiamiamolo “retaggio” se vogliamo semplificare). La “memoria genetica” si tramanda e influisce sulla cultura, i condizionamenti e le scelte del singolo individuo come di un popolo.

  • Sia i russi che gli ucraini hanno un memoria storica che li pone in uno stato iniziale “disallineato” per quanto riguarda settaggi mentali, opinioni e percezioni. Agli ucraini è rimasto impressa la sofferenza causata dal Holodomor così come ai russi da sempre è rimasta agganciata la paura di un invasione straniera(esempi sono i francesi con le campagne napoleoniche e i tedeschi con l'Operazione Barbarossa).

  • L'emozione primaria della paura risiede nel paleo encefalo e potrebbe condizionare un sistema percettivo reattivo verso soluzioni disfunzionali. A volte soggiogati dalla paura prendiamo decisioni sbagliate e impulsive(reazione di attacco o fuga).

  • Una delle trappole mentali più diffusa tra le persone è pensare che gli altri si comportino come noi nelle nostre stesse situazioni senza pensare che lo stato mentale iniziale è diverso per ognuno. Siamo in realtà tutti diversi e reagiamo in modo diverso.

L’Ucraina diventa zona di scontro anziché punto di incontro tra occidente e oriente.

Al paradigma occidentale aristotelico lineare di causa ed effetto si contrappone la visione circolare tipica orientale di causa che diventa effetto ed effetto che diventa causa. Lineare contro circolare. Circolare contro lineare.

Per via della vicinanza geografica della nazione russa con l’oriente la visione circolare risulta più permeabile. Solitamente circolare vince contro lineare per la capacità di reindirizzare le forze del nemico a suo scapito.

Senza contare che i russi sono abili giocatori di scacchi e suprematisti in strategie.

Penso che la partita sia cominciata molto tempo fa e durerà ancora a lungo. . .

Mi viene il sospetto che delle élite oligarchiche e predatorie, che fanno della corruzione un modus operandi, siano riuscite, da una parte e dall'altra, a fare leva sulle considerazioni appena esposte per muovere le popolazioni all'odio e alla guerra.

I circuiti neurali ricalcati più e più volte da una semantica strutturata agevolano ideazioni stereotipate, i sistemi hanno la tendenza ad organizzarsi secondo configurazioni a basso dispendio energetico.

Destrutturare questi condizionamenti richiede molto tempo e ancora non si parla neppure di cominciare a mettere in atto delle azione in tal senso. Mettere in atto dei copioni rigidi ed esasperati oltre che pensare in maniera assolutistica non aiuta. Rabbia, paura, rancori e livori crescono e allontanano la speranza di una pace.

I fattori quindi: povertà, corruzione, paure e profezie che si auto avverano. Anatemi, suggestioni, esasperazioni delle trappole mentali e strategie comunicative criminali.

Eppure quando nasciamo l’unica cosa preponderante è la biologia, i neuroni specchio si attivano ed empatizziamo, nasciamo cittadini del mondo: sostanzialmente come persone compassionevoli.

I confini, le nazioni e il patriottismo sono sovrastrutture artificiali che stridono con la profonda natura umana.

In questo momento la sofferenza di molti rappresenta il tornaconto di pochi…

Spero questa sia stata per molti una nuova chiave di lettura!


Commenti